Il rosso che di solito abbiamo in mente è un colore dilagante e tipicamente caldo, che agisce nell’interiorità in modo vitalissimo, vivace e irrequieto. Senza avere la superficialità del giallo, che si disperde in tutte le direzioni, dimostra un’energia immensa e quasi consapevole.
Vasilij Kandinskij
Rosso: simbologia e alchimia
Il rosso viene percepito dagli essere umani grazie all’energia radiante di specifiche lunghezze d’onda, che aumentano il tono muscolare, la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria. In alcuni animali il rosso stimola anche l’eccitazione sessuale, Succede a noi, ma anche ad animali privi della vista. Il rosso quindi non è un’esperienza esclusivamente visiva, ma tocca tutti i nostri sensi.
E’ il colore che rappresenta simbolicamente la vita, ed è collegato al sangue e al fuoco. Esercita una forte attrazione su di noi: trasmette vitalità, calore, eccitazione, passione ma è anche simbolo di pericolo, richiama l’attenzione e indica quando dobbiamo fermarci.
In Cina e nell’Europa dell’età della della Pietra veniva seppellito del pigmento rosso insieme alle ossa del defunto in segno di rinascita.
Questo colore ha assunto un ruolo protagonista nelle nostre immagini legate alla libido e all’energia vitale, sia come forma di passione sessuale che in quella di rabbia e aggressività.
Un abito rosso, la meretrice di Babilonia vestita di rosso scarlatto, La lettera scarlatta, romanzo di Nathaniel Hawthorne che scandalizzò la società puritana Ottocentesca, i cuori rossi sui biglietti d’amore, i quartieri “a luci rosse” sono tutti esempi che si ricollegano alla nostra sessualità.
E gli uomini “vedono rosso” quando si infuriano e collegano il pianeta rosso Marte al dio della Guerra. In Africa il guerriero ha gli occhi rossi, così come le greche Erinni, personificazioni della vendetta. Il rosso è simbolo dell’assassinio, della guerra e dell’anarchia, di forza spietata e distruttiva. Gli attivisti rivoluzionari sono definiti “rossi”.
In molte culture il rosso è associato alle intensità delle passioni, all’ardore, all’audacia e al coraggio che possono trasformarsi in rabbia e crudeltà. Nella simbologia africana questa caratteristica viene espressa sia dal colore rosso che dal concetto di nyama, la forza che risiede potenzialmente in tutte le cose e nei corpi di tutti gli esseri, e specialmente nel sangue.
Secondo il principio in base al quale il simile protegge dal simile, una nastro rosso sulla porta di casa o un segno rosso dipinto sulla fronte erano considerate forme di protezione contro i demoni. E così, ovviamente, anche il diavolo cristiano era rosso e il corallo rosso proteggeva dal malocchio. O si pensi anche al classico cornetto rosso napoletano. L’energia forte ed infuocata di questo colore per molto tempo ha coinvolto anche chi aveva i capelli rossi, considerandoli un segno di un temperamento caldo e di un carattere collerico, irascibile e demoniaco.
Per gli alchimisti il rosso era il colore dello zolfo, energia bruciante della bramosia umana. La rubedo, o arrossamento, era l’ultima fase del lungo processo di formazione dell’oro e della realizzazione della pietra filosofale. Avveniva sotto l’effetto del fuoco, ovvero dello Spirito, ed era simboleggiata spesso dalla Fenice.
A spiegazione dell’ immagine Rosa Rubea del manoscritto Donum Dei leggiamo:
La rosa rossa. Io sono l’elisir al rosso, e trasformo tutti i corpi imperfetti nell’oro più puro e vivace. Il re rosso brilla come il Sole, chiaro come il carboncino, agile e fluido come la cera, persistente come il fuoco, trattiene l’argento vivo. Esso riunisce l’assoluta fisicità solforica e l’estrema flessibilità mercuriale. Il rosso porpora del sangue simboleggia, nella dottrina cristiana della transustanziazione, la forma suprema della spiritualità.
Secondo l’alchimista il rosso era il colore intermedio fra bianco e nero, luce e oscurità e la rubedo rappresentava il ricongiungimento degli opposti, la chiusura del cerchio, l’unione di spirito e materia, di maschile e femminile, del Sole e della Luna. A livello psicologico invece il rosso rappresentava l’integrazione della personalità. Il suo scopo consisteva nel condurre alla realizzazione spirituale nella realtà più concreta, nell’intenso vissuto di tutti i giorni.
Nell’immagine la Luna, che governa tutte le cose umide, partorisce il re immacolato dall’abito purpureo, ossia la tintura rossa, la medicina universale capace di guarire tutte le imperfezioni. Qui cessano le fatiche del lavoratore. E’ stato raggiunto uno stato che elimina il cambiamento dei tempi. Il potere dei pianeti è ormai infranto.
Nella tavola il Sole è raffigurato come una grande palla rossa con raggi d’oro. Il passaggio di accompagnamento nel trattato descrive l’unione finale delle sostanze, la cui composizione porta alla creazione della pietra filosofale. Dal momento che il colore rosso sta per il magnum opus, il sole rosso rappresenta l’obiettivo finale. Ovvero lo stato di perfezione, le meraviglie magiche della pietra filosofale, lo splendore del sole che si estende benefico su tutta la terra.
Nell’opera Ars Magna lucis et umbrae del 1646 di Athanasius Kircher troviamo che il rosso corrisponde a:
- luce colorata
- agro-dolce
- atmosfera
- errore
- uomo
Il rosso è associato al rubino e al segno zodiacale dell‘Ariete. Il suo movimento temporale corrispondente è dilagante e la dimensione temporale il presente.
Il rosso è il colore dei gradi più elevati della gerarchia massonica, così come tinta della tappezzeria delle logge in cui hanno sede i suoi rituali.
La celebre Loggia Nera della serie Twin Peaks è circondata da tende rosse, varchi di molteplici possibilità.
Nella scena del rituale del film Eyes Wide Shut di Kubrick la figura principale è vestita con un manto di un freddo rosso, così come il grande tappeto di velluto.
Il rosso è il colore del primo chakra: il Muladhara, ovvero il chakra della radice, il sostegno di tutto il corpo. E’ posizionato alla base della colonna vertebrale, fra i genitali e l’ano. Il suo simbolo è un fiore di loto dai petali scarlatti.
A questo chakra sono associate la sessualità, la lussuria, l’ossessione, la stabilità, la sensualità e la sicurezza. Muladhara rappresenta la connessione con gli altri corpi umani e il Piano Fisico. Idealmente questo chakra ci porta salute, prosperità, sicurezza e presenza dinamica.
Alcune delle informazioni, oltre che dai manoscritti citati, sono tratte da Il libro dei simboli e Alchimia & Mistica, entrambi Taschen editore.
anaRebis
Ho trovato il tuo articolo davvero interessante e completo
… in particolare la spiegazione alchemica!
Marina Agazzi
Grazie mille, mi fa davvero piacere!
Kurma44
Articolo molto interessante..
Marina Agazzi
Grazie mille!